Basta un naso che cola, mal di gola e un po’ di febbre per trasformare la quotidianità in una sfida. Non aspettare, scopri come alleviare i sintomi tipici dell’influenza!
Come si manifesta?
Tra i primi sintomi influenzali, il raffreddore è quello che si manifesta per primo. È un’infezione virale acuta, che si sviluppa a carico delle vie aeree superiori dopo 2-3 giorni dal contagio. A seguito dell’infezione, l’organismo scatena una risposta immunitaria capace di liberare dei mediatori dell’infiammazione: interleuchine e prostaglandine. Queste molecole dilatano i vasi sanguigni e aumentano la secrezione del muco, provocando i tipici sintomi da raffreddore: congestione nasale, dolori muscolari, mal di gola, mal di testa, raucedine, sensazione di ottundimento e, in alcuni casi, febbre. L’organismo, durante la febbre, aumenta la temperatura corporea come strategia per contrastare la proliferazione dei vari patogeni. Anche alcune piante, come il Salice e la Spirea, offrono un supporto naturale contro gli stati influenzali.
Salice: un antico alleato
La corteccia del Salice bianco è ricca di principi attivi: tannini, resine ed il glucoside Salicina. Quest’ultimo viene idrolizzato dalla flora batterica, assorbito ed ossidato sia nel sangue che nel fegato per formare acido salicilico. La Salicina e le glicosidi fenoliche possiedono proprietà analgesiche ed antinfiammatorie simili all’aspirina, ma con il vantaggio di essere assorbite a livello del duodeno piuttosto che nello stomaco. Questo permette di non irritare la mucosa gastrica, tipico effetto collaterale in caso di assunzione prolungata e in grande quantità del farmaco. L’azione antinfiammatoria del Salice è dovuta all’inibizione della produzione di prostaglandine e interleuchine, in grado di abbassare la febbre, alleviare i sintomi del raffreddore e calmare i dolori reumatici e muscolari, sciogliendo le contratture.
Le proprietà della Spirea
La Spirea ulmaria, ricca di composti salicilici, ha un’azione efficace paragonabile a quella dell’aspirina, senza irritare lo stomaco. Infatti, viene utilizzata come diuretico e diaforetico nelle malattie febbrili e nel raffreddore ed è in grado di proteggere il corpo dai dolori causati dal freddo. Grazie all’azione d’inibizione degli acidi urici, è un ottimo antinfiammatorio ed antalgico nelle affezioni reumatiche. Il suo nome deriva dal greco “speira”, a causa della forma particolare dei suoi frutti a spirale. Tradizionalmente, oltre che per la sua ampia presenza, era chiamata anche “regina dei prati” perché era molto amata dalla regina di Inghilterra Elisabetta I e per l’aspetto soffice e delicato dei suoi fiori.
Sperimenta i benefici delle due piante e libera il tuo corpo dall’influenza.