L’infezione da SARS-CoV-2 può lasciare sintomi protratti per diverse settimane oltre la negativizzazione, che possono essere alleviati con rimedi fitoterapici mirati.
Quanto dura la convalescenza da Covid-19?
Ogni malattia, sia virale che batterica, richiede un periodo di riposo dopo la remissione dei sintomi, necessario per favorire il completo recupero dello stato di salute dell’organismo. L’infezione da SARS-CoV2 può lasciare sintomi protratti anche dopo la scomparsa del virus dall’organismo, fino a due mesi dopo la negativizzazione del tampone. Circa 1 persona su 4 può sentirsi limitata nello svolgimento delle attività quotidiane da difficoltà respiratorie, tosse, spossatezza, indolenzimento muscolare, dolori articolari, ma anche scarsa concentrazione, confusione mentale, insonnia, ansia e depressione. La condizione sembra peggiorare dopo un’attività fisica o mentale impegnativa.
Che cosa si intende per Long-Covid?
Quando i sintomi sopra elencati si prolungano oltre i due mesi dalla negativizzazione del soggetto, si parla di Sindrome da post-Covid-19 o Long-Covid. Questa condizione si può verificare a prescindere dalle condizioni di salute precedenti all’infezione e non sembra correlare con l’intensità dei sintomi manifestati durante la malattia. Sembrano essere più colpite le donne al di sotto dei 60 anni ed i soggetti anziani ambosessi.
Le cause di questa condizione sono ancora in fase di definizione, ma sembrano dipendere dalla massiccia risposta infiammatoria scatenata dall’infezione virale, dal persistere di uno stato infiammatorio diffuso, o dal danno ossidativo riportato dai tessuti colpiti.
Estratti ad azione immunomodulante ed antiossidante
Un numero crescente di studi si sta concentrando sulla gestione dell’infiammazione cronica e del conseguente danno ossidativo. Gli estratti di Uncaria, Boswellia e Ribes nero sono potenzialmente utili per riportare il sistema immunitario al suo fisiologico equilibrio. La Curcuma e l’estratto di Olivo, naturalmente ricche di molecole antiossidanti, sono invece efficaci per contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi sui tessuti colpiti dall’infezione, soprattutto se abbinati all’integrazione con Vitamina C. Non dimentichiamo inoltre il ruolo protettivo della N-Acetil Cisteina sulle mucose respiratorie, già descritto in un precedente articolo.
Come gestire la stanchezza quotidiana?
Idealmente si dovrebbe restare a riposo fino al completo recupero, ma questo non è sempre possibile. L’assunzione di adattogeni come la Rodiola rosea, il Ginseng o la Schisandra può migliorare la resistenza alla fatica. Queste piante “allenano” il corpo a resistere meglio alla stanchezza accumulata durante la giornata. Le vitamine del gruppo B, associate se possibile alla Carnitina, sostengono invece il metabolismo cellulare ed apportano energia subito spendibile da tutte le cellule dell’organismo per aumentare le prestazioni psico-fisiche. Una supplementazione proteica può inoltre essere utile per sostenere attivamente il recupero muscolare.
Come migliorare naturalmente la memoria?
La sensazione di confusione mentale e la difficoltà di concentrazione possono essere una semplice conseguenza della stanchezza. Gli estratti ad azione nootropa come il Ginkgo, la Whitania o la Bacopa aiutano ad ottimizzare le funzioni cognitive, riducono lo stress e facilitano la concentrazione.
Il nostro consiglio finale è quello di dare al nostro corpo il tempo necessario per recuperare, cercando di vivere serenamente questo transitorio periodo di convalescenza. Aspettarsi troppo da sé stessi può scatenare ansia e perfino depressione! Non abbiate paura di chiedere consiglio al vostro Medico, al Farmacista o all’Erborista di fiducia, per un aiuto mirato in base alle vostre necessità individuali.